Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 2 ottobre del Decreto interministeriale del 29 agosto 2023, sono state adeguate le disposizioni del D.I. n. 86985 del 9 gennaio 2015, istitutivo del Fondo Trasporto Pubblico, alla disciplina in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro di cui alla Legge n. 234/2021, e successive modificazioni.
Con il Messaggio n. 3548 del 10 ottobre l'Inps chiarisce che, anche i datori di lavoro che occupano mediamente fino a 5 dipendenti nel semestre di riferimento, sono ricompresi nelle tutele garantite dal Fondo Trasporto Pubblico e possono presentare al medesimo Fondo, con le modalità telematiche in uso, dalla data di entrata in vigore del decreto di adeguamento, domande di Assegno di integrazione salariale, per le causali ordinarie e straordinarie previste dalla normativa, per periodi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa decorrenti dal 2 ottobre 2023.
Allo stesso modo, sempre a partire dal periodo di paga in corso alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale del 29 agosto 2023 (ottobre 2023), anche i suddetti datori di lavoro sono tenuti al versamento del contributo ordinario al Fondo Trasporto Pubblico e non sono più soggetti alla disciplina del Fondo di integrazione salariale (FIS), né al relativo obbligo contributivo.
Finanziamento S.r.l. da parte dei soci
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025
Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.
Sono fondamentali alcuni passaggi:
La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.
Scheda di controllo generale delle cooperative sociali
Facsimile di scheda di controllo delle cooperative sociali.
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